La Storia
L’“Isolotto”, ricade nei confini comunali di Ponte San Pietro, comune di circa 12.000 abitanti distante da Bergamo meno di una decina di chilometri. Questo paese sorge sulle rive del fiume Brembo, ed è il primo che si incontra dal capoluogo nell’area geografica chiamata Isola, zona di 21 comuni delimitata dalle acque dei due fiumi, Adda e Brembo, e dalle montagne orobiche antistanti.
Il nome “Isolotto” deriva dal fatto che poco più di mezzo secolo fa, l’Isolotto era realmente un’isola, circondato da due rami del fiume Brembo, nel quale si gettava anche il torrente Quisa. Le montagne, dalle quali il Brembo ed i suoi affluenti nascono, non sono molto lontane e ogni piena ha portato a valle una discreta quantità di terra e sassi.
Il territorio circostante è fortemente antropizzato, con presenza di abitati, zone industriali e campi coltivati. Le rive si presentano piuttosto naturali salvo nei tratti a ridosso dei centri urbani, anche se la profondità della fascia riparia è limitata dalla presenza delle attività antropiche.
Nonostante le ridotte dimensioni (l’intero isolotto tra il fiume Brembo e il torrente Quisa ha un’estensione di circa 150.000,00 mq), è possibile affermare che l’area è l’ultima zona naturalistica, riconosciuta da più soggetti ed enti come ecosistema unico a livello provinciale e regionale sia per collocazione orografica che per il patrimonio vegetazionale e faunistico, ormai inglobata nell’aggregato urbano di Ponte San Pietro/Curno.
Rilevante importanza riveste inoltre la posizione orografica, quale collegamento tra il PLIS del basso bacino del basso Brembo ed il corridoio
ecologico che si prolunga in direzione Nord lungo il corso del fiume Brembo, fino a connettersi con il territorio prealpino delle Orobie (Val Brembana, Valle San Martino ed areale Parco dei Colli).
Ecco alcune immagini storiche cartografiche e fotografiche, che raccontano la storia dell’Isolotto.